ALCHIMIA AI CONFINI DEL TEMPO

 

Ci sono delle domande che superano i confini del tempo, che vanno oltre l’alternarsi vorticoso delle epoche storiche, di fronte alle quali l’uomo ha cercato da sempre di dare delle risposte.
La conoscenza di se stessi, intesa nel senso più profondo del termine, è la chiave che porta alla felicità ed alla sua realizzazione, attraverso un processo di risveglio della coscienza che da annebbiata e dormiente diventa consapevole e volitiva.
In questo percorso di conoscenza l’uomo non è solo, ma è supportato da una Scienza che ha attraversato l’Oriente e l’Occidente lungo i secoli ed ha fornito gli strumenti necessari per compiere questo cammino.  Una Scienza che si presenta sotto vari nomi, pur riservando lo stesso valore intrinseco.
L’Alchimia è l’arte che, sebbene nascosta da un linguaggio criptato, permette ancora oggi, all’uomo di buona volontà, di trasformare la propria interiorità.
Nella nostra epoca, contraddistinta da una tecnologia altamente evoluta, dove le informazioni viaggiano alla velocità della luce, dove comunichiamo a distanze inimmaginabili, dove medicina e scienza abbattono barriere che credevamo invalicabili, la parola Alchimia ci appare sepolta sotto la polvere dei secoli.
Nell’immaginario comune l’Alchimista è chiuso nel suo buio laboratorio, alle prese con misteriosi strumenti, alambicchi e pozioni varie, quasi fosse un apprendista stregone.
In effetti nel corso della storia, i più li consideravano maghi e ciarlatani, tanto che gli alchimisti dovettero criptare il loro lavoro elaborando un linguaggio inaccessibile fatto di simboli per evitare che il frutto delle loro fatiche cadesse in mani sbagliate.
Qual è il motivo che spingeva questi scienziati ad una vita di sacrifici per risolvere il mistero del “solve et coagula”? Perché noi oggi ci dovremmo occupare di Alchimia?
Illuminati da quel fuoco di amore per la Verità di cui gli alchimisti parlano possiamo intraprendere un percorso straordinario che porta nei più reconditi della nostra coscienza per risvegliarla e scoprire la nostra vera natura.
La felicità a cui l’uomo tende e la sua realizzazione saranno così possibili e duraturi. Perché il messaggio dell’Alchimia, Scienza dell’Impossibile, risulta oggi più attuale che mai.
Vi aspettiamo venerdì 10 maggio alle ore 21.00 (ingresso libero) per parlarne insieme in via Paleologi, 24 a Casale Monferrato. Relatori: Federica Longo, Jerome King Canta, Simone Martignano. Per informazioni: 0142.71919 oppure 338.4092394.

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TESTIMONIANZE A CONFRONTO

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Scienza è misurare, valutare ed esporre i propri risultati. Vi raccontiamo le testimonianze di persone che hanno vissuto delle esperienze in maniera spontanea o dopo averle fortemente volute, che hanno trovato nelle proprie librerie o soffitte scritti od oggetti che ricordano eventi inusuali o forse più comuni di quanto si pensi, che possono ricondursi a vere e proprie indagini sull’aldilà. Parleremo di quelle esperienze che per l’Archeosofia sono fondamentali per avere la certezza della vita dopo la morte: sdoppiamento, ricordo delle vite passate, ultrafania.
Vi aspettiamo alla Sede dell’Associazione Archeosofica in via Paleologi 24 sabato 27 gennaio alle ore 17.00 con l’incontro ad ingresso libero “TESTIMONIANZE A CONFRONTO”. Per informazioni, telefono 0142.71319 oppure 338.4092394.

I MONDI DELL’AL DI LA’

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Che cos’è l’aldilà? Esiste davvero oppure è una invenzione formulata dalle religioni per farci abbandonare questo soggiorno terreno pieni di speranza invece che di paura? Se esiste, dove si trova? Nello spazio? Su di un altro pianeta? Cosa ci aspetta dopo la morte? C’è un modo per avere la certezza che qualcosa di noi sopravvive?
Queste e altre domande restano spesso senza una risposta soddisfacente, soprattutto per l’uomo che da sempre è in cerca della verità. Non pretendiamo di dare la soluzione perfetta, ma abbiamo cercato un significato “scientifico” e scoperto interessanti notizie sulla costituzione dell’universo e sui mondi ultraterreni dove risiedono le anime e gli spiriti. Una topografia cosmica tradizionale e moderna al tempo stesso.
Un team di ricercatori esporrà il risultato delle attuali ricerche sull’argomento sabato 25 novembre alle 17.00 presso la Sede dell’Associazione Archeosofica di Casale Monferrato in via Paleologi, 24. Per informazioni, telefono 0142.71319 e 338.4092394.

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LA NEUROFISIOLOGIA DELLA MEDITAZIONE di Massimiliano Galastri

Reti neuronali e l’ipofisi

La scienza pone sempre maggiore attenzione agli stati di coscienza dell’essere umano e in particolare a quelli della meditazione: lo scopo è l’osservazione di nuovi fenomeni per intraprendere nuove vie alla scoperta del benessere della persona. Frequentemente, in occidente, il fine con cui si studia la meditazione a livello accademico è quasi sempre finalizzato a scoprire nuove strade per curare lo stress, il disagio mentale, il dolore fisico o correggere disturbi psicosomatici.

La meditazione rientra in una serie di “espedienti” e di tecniche psicofisiologiche la cui scoperta è da ritenersi millenaria e che sono state insegnate da personaggi importanti nella storia dell’umanità. Queste tecniche possono essere definite “ascetiche” e permettono all’uomo e alla donna di trascendere i limiti ordinari della coscienza, proiettandosi oltre quest’ultimi, con la conseguenza di scoprire un lato profondo che può essere definito l’essenza di se stessi e della Natura, arrivando ad esplorare diverse dimensioni sconosciute del cosmo ed infine incontrare il divino.

Sarebbe dunque banale ridurre la meditazione ad un semplice espediente per stare meglio in salute o con noi stessi. La vera meditazione, quando viene raggiunta dal soggetto, è una vera e propria porta verso nuove esperienze interiori che spalancano all’individuo una nuova visione di sé e della vita, a volte travolgenti.

meditazione_2Ancora oggi non ci sono idee chiare su cosa si possa chiamare o meno con questo termine: in letteratura si trovano varie opinioni e correnti di pensiero che tendono ad omologare i vari tipi di meditazione e altre che cercano invece di distinguerle in base alle peculiarità di ognuna, soprattutto in base ai risultati che danno sia a livello fisico che mentale.

La medicina e la psicologia si sono molto interessate alla meditazione, consentendo di fare interessanti scoperte a carattere neurofisiologico e psicofisiologico: l’osservazione avvenne dal vivo su soggetti mentre svolgevano esercizi di meditazione afferenti a varie Scuole e quindi a varie tecniche meditative. I risultati, a volte banali, a volte sorprendenti, hanno appassionato molti studiosi cosicché un nuovo filone di studi sta nascendo in questa direzione.

Ma cos’è in realtà la meditazione? Cosa succede davvero nel nostro cervello e nella nostra mente quando il soggetto, dopo settimane, mesi o anni di esercizi, riesce ad accedere a questi nuovi stati di coscienza? Approfondiremo l’argomento parlando di “NEUROFISIOLOGIA DELLA MEDITAZIONE”, venerdì 16 giugno alle 21,30 con il dottor Massimiliano Galastri presso la Sede della Sezione di Casale Monferrato dell’Associazione Archeosofica in via Paleologi, 24. Per informazioni, telefono 0142.71319 oppure 338.4092394.

La registrazione dell’attività elettrica dell’encefalo tramite l’elettroencefalogramma identifica diversi ritmi espressi in frequenza (cicli per secondo o Hz).