I popoli e i personaggi di tutte le culture, da quelle moderne a quelle primitive, si sono da sempre interessate dei sogni. Da tempi immemorabili fino alla nascita intorno al 1800 delle prime discipline psicologiche, il sogno è sempre stato visto come una misteriosa fonte di ispirazione, da cui cogliere suggerimenti, presagi e messaggi. Con la psicoanalisi e gli avanzamenti tecnologici si sono fatti alcuni progressi per penetrare cosa si cela nei recessi della coscienza umana, quando, ogni notte, cediamo al fisiologico bisogno di riposo per recuperare le perdute energie. Lo studio del sonno e dei sogni sia da un punto di vista medico-biologico che psicologico, ha permesso di scoprire tanti aspetti sul funzionamento della coscienza.
La mente è per noi quello strumento prezioso che ci permette di indagare la realtà, studiarla e conoscerla ma al tempo stesso resta uno degli oggetti di indagine più difficili da spiegare. La mente, ancora oggi, è considerata dagli studiosi come una delle ultime frontiere della conoscenza e dell’esplorazione scientifica perché malgrado i grandi progressi nelle scienze, ancora poco si conosce sul rapporto mente-cervello, sui suoi sconosciuti “Linguaggi” e sulle grandi potenzialità insite nel profondo di ogni essere umano.
E’ ancora aperta la discussione a proposito della reale natura dei processi mentali, dove si contrappongono la diversa visione di filosofi e neuroscienziati. La questione fondamentalmente dibattuta risiede nel riconoscere o meno una distinzione fra il cervello e la mente, per potere ricondurre o meno la nostra attività mentale a un sistema puramente fisico o ad un sistema che si spinge anche oltre l’aspetto fisico. A questo proposito, le correnti filosofiche che storicamente si sono distinte come opposte sono il dualismo e il materialismo.
Le neuroscienze tendono a preferire la visione materialista e a non difendere le visioni dualiste, anche se l’aspetto interdisciplinare che sempre più caratterizza lo studio dell’attività cognitiva sta mantenendo aperto il dibattito e continuano a farsi convegni sul rapporto mente-cervello e le relative questioni ontologiche.
Nel pensiero dualista si sostiene una distinzione netta fra la mente e il cervello, sottolineando che l’esperienza conscia non sia di natura fisica e che pertanto non sia pienamente accessibile dalle scienze che analizzano la psiche considerando solo l’aspetto fisico del mondo. Per la corrente di pensiero materialista, invece, sia il cervello che la mente hanno entrambi la stessa natura che non si spinge oltre l’aspetto neuronale e fisiologico. All’interno delle due correnti, i diversi pensatori hanno comunque sostenuto interpretazioni differenti del problema: un approccio dualista è ad esempio l’epifenomenismo, o dualismo delle proprietà, per indicare che le sostanze del cervello sono di natura fisica ma possiedono proprietà non fisiche.
Cosa accade realmente durante il sogno alla nostra coscienza e il cervello com’è coinvolto in quest’attività? Proseguiremo a parlare di sogni e del mondo onirico venerdì 12 maggio alle ore 21,30 all’interno del ciclo “PSICOLOGIA PROIBITA”, con l’incontro ad ingresso libero “IL LINGUAGGIO DEI SOGNI” presso la Sede dell’Associazione Archeosofica in via Paleologi, 24 a Casale Monferrato. Per informazioni, potete telefonare ai numeri 0142.71319 oppure 348.4505233. Ingresso libero.