ANGELI, GLI ESSERI CELESTI

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Gli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.

Degli Angeli se ne parla in varie tradizioni, vengono definiti come Esseri soprannaturali, alati, celesti. Di loro se ne scorgono tracce nelle culture di diverse latitudini ed epoche, sebbene con approcci differenti. Eppure, per quante descrizioni ed indicazioni coerenti si possano trovare, che consentono di approfondirne la conoscenza e di individuarne delle caratteristiche, il mondo degli Angeli nella sua essenza rimane misteriosissimo e segreto. Che natura hanno queste creature celesti, dove si trovano, qual è la loro missione?

Queste sono alcune delle domande che cercano una risposta negli studi e nelle indagini di ieri e di oggi.

L'Arcangelo Gabriele e Maometto

L’Arcangelo Gabriele e Maometto

Di Angeli non se ne parla solo in ambito strettamente religioso: l’Arte, attraverso un magistrale uso dei simboli e dell’immaginazione nelle sue rappresentazioni, è in grado di offrire alcune suggestioni utili per condurre l’animo umano a comprendere ciò che non ha forma. Così la pittura e la scultura di alcuni artisti ispirati, attraverso il linguaggio delle raffigurazioni e del colore, ci rendono partecipi di conoscenze non accessibili, se non mediante l’intuizione artistica.

L’arte della poesia celebra questi Esseri soprannaturali nel modo più esemplare con le rime allegoriche del Sommo Poeta Dante Alighieri, che ne fa dei custodi premurosi sempre presenti nei momenti più significativi del suo mistico viaggio.

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Dante e Beatrice circondati dalle schiere angeliche. (Illustrazione di Gustavo Dorè)

Il nostro percorso per conoscere meglio queste antiche e celesti figure chiamate Angeli, inizierà sabato 9 novembre alle ore 17,30 in via Paleologi, 24 a Casale Monferrato con il primo incontro: “GLI ANGELI NELLA TRADIZIONE” che parlerà di questi messaggeri celesti e del loro intervento nella storia dell’umanità presentandosi con certe caratteristiche comuni a diversi popoli e culture.

CONFERENZE AD INGRESSO LIBERO:

– Sabato 9 novembre 2019, ore 17,30Gli Angeli nella Tradizione.

– Sabato 16 novembre 2019, ore 17,30Angeli e demoni.

– Sabato 23 novembre 2019, ore 17,30 – Divina Commedia – Libro degli Angeli.

– Sabato 30 novembre 2019, ore 17,30L’Arcangelo Michele e i luoghi delle apparizioni.

LA LEGGE DEL KARMA

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Alla dottrina della Reincarnazione è associata un’altra non meno interessante “Legge”, quella detta del Karma o di Giustizia Universale. Alcuni sono convinti che il Destino sia una forza misteriosa non ben identificata, a volte crudele, che dirige l’esistenza di ogni essere umano. Forse sarebbe meglio definire ciò che noi chiamiamo destino come la risultante di un complesso di situazioni che l’uomo e la donna stessi hanno determinato attraverso le proprie azioni e che li sottopongono ad una legge inesorabile del dare e dell’avere.

Ci si potrebbe chiedere allora dov’è la nostra libertà di scelta, se siamo condizionati in modo così restrittivo fin dalla nascita… Una possibile risposta la troviamo nel 5° Quaderno di Archeosofia: “Le leggi della Reincarnazione e della Giustizia universale sono il corollario della grande legge dell’Evoluzione, cioè del processo lento di trasformazione della materia e della coscienza verso stati sempre più perfetti, e che si avvicinano al modello della perfezione divina.” (T.Palamidessi – LA MEMORIA DELLE VITE PASSATE E SUA TECNICA).

Sabato 13 gennaio alle ore 17.00 ne parleremo insieme al gruppo di sperimentatori del ciclo “INDAGINI EXTRASENSORIALI” – Approccio scientifico al problema della morte, nella nostra sede in via Paleologi, 24 a Casale Monferrato. L’ingresso è libero e gratuito. Per informazioni, telefono 0142.71319 e 338.4092394.

IL RICORDO DELLE VITE PASSATE di Massimiliano Galastri

È certamente un tema molto dibattuto quello delle vite precedenti. Infatti molte persone si interrogano sulla possibilità della reincarnazione e della sua effettiva esistenza.

Addirittura parole di derivazione Indù come ad esempio “Karma” (equivalente della legge di Causa-Effetto a livello morale, simile al “Contrappasso” in Dante), sono diventate patrimonio del linguaggio comune.

Sebbene la dottrina legata alla reincarnazione sia riconosciuta come un dato di fatto da tutto l’Oriente, dall’India in particolare con i suoi 1,3 miliardi di abitanti, nell’Occidente persiste una certa diffidenza verso questa tematica anche se diversi scienziati, psichiatri e psicologi si siano interessati seriamente a questo tema, raccogliendo dati positivi a favore dell’ipotesi reincarnazionistica.

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Ma siamo sicuri che stiano proprio così le cose anche in Occidente? In verità, sebbene tenuta più segreta, la dottrina e il concetto di reincarnazione attraversa la cultura occidentale e mediterranea arrivando sino a noi da tempi lontanissimi: Egizi, Greci e alcuni ebrei Kabbalisti, la consideravano parte integrante della loro cultura religiosa.

Del resto anche oggi, se visitiamo la Palestina, troviamo le sinagoghe con i rabbini kabbalisti che insegnano la dottrina della reincarnazione, specialmente nella zona di Safed. Lo storico Flavio Giuseppe espone queste idee nel suo volume “La guerra giudaica”. Altre notizie a riguardo sono date dal filosofo Filone d’Alessandria nell’opera “De vita contemplativa”.

Clemente Alessandrino (Atene, 150 circa – Cappadocia, 215 circa) ed Origene ( Alessandria d’Egitto, 185 – Tiro, 254)

Dal quarto-quinto secolo il concetto di reincarnazione viene espulso dal Cristianesimo, mentre alcuni Padri della Chiesa, ammesso che si sia oggi in possesso di tutte le loro opere integrali, solevano tacere su una parte della teologia che a ragione o a torto consideravano profonda e delicata.

Certamente sono rari gli individui che possono testimoniare di aver fatto di queste esperienze sia spontanee che indotte con speciali tecniche ascetiche e ancor più rari i casi in cui siano riusciti a portare delle prove incontrovertibili: questa rarità però non scoraggia lo studioso serio e avveduto e non è un criterio valido per rigettare il valore di questi dati esperienziali.

Di certo, in tutti gli individui che possono vantare questo tipo di esperienza, sia essa fatta da adulti o in tenera età, subentra un ripensamento del valore della vita propria e altrui, l’acquisizione di un senso delle cose e di un senso di responsabilità verso sé stessi e verso il tutto, dovuto, a quanto pare, alla nuova consapevolezza della quale l’individuo entra in possesso una volta acquisito il toccante ricordo di una o più vite precedenti.

I testimoni di questa esperienza sono concordi nel riconoscere che l’individuo non possedeva prima del ricordo delle vite precedenti questa visione della vita né riconoscevano a sé stessi i valori che si attribuiscono oggi.

Si proseguirà a parlare di reincarnazione all’interno del nuovo ciclo “PSICOLOGIA PROIBITA”, venerdì 9 giugno alle 21,30 in via Paleologi, 24 in un incontro ad ingresso libero dal titolo “IL RICORDO DELLE VITE PRECEDENTI”, a cura del dott. Massimiliano Galastri. Per informazioni, telefono 0142.71319 oppure 338.4092394.

Ruota tibetana della vita e i Regni di esistenza