L’ASTROLOGIA E LA TRADIZIONE SAPIENZIALE

Corrispondenze zodiacali del corpo umano - Michele di Rodi 1401

Corrispondenze zodiacali del corpo umano – Michele di Rodi, 1401

Quando si sente parlare di astrologia si pensa a quella branca del sapere che al giorno d’oggi è quasi sempre privata del valore che aveva millenni or sono. Viene banalizzata in riviste o rubriche televisive e radiofoniche in cui compare soltanto per cercare di allietare i lettori sul modo di comportarsi, spesso azzardando qualche improbabile e generica previsione.

Tutt’altra cosa era l’Astrologia quando venne concepita in origine come vivo patrimonio sapienziale  da popoli quali i Caldei, gli Egiziani, i Greci, gli Indiani, gli Inca, i Cinesi, gli Arabi, gli Ebrei: la tradizione astrologica più profonda ci conduce in epoche lontane dove uomini sapienti avevano il privilegio di custodire una scienza e un’arte così importante per la rigenerazione delle coscienze. Costoro concepivano la natura vivente come un grande corpo sacro e animato nel quale i singoli individui vivevano il culto della propria religione strettamente legato alla natura, alle sue fasi e ad importanti date e periodi dell’anno solare che venivano utilizzati per celebrare riti dai sacerdoti delle varie religioni nei rispettivi templi.

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Andrea Argoli (Tagliacozzo, 1570 – Padova, 27 settembre 1657)

Se poi consideriamo l’eredità ricevuta e approfondita da noi occidentali moderni, disponiamo di un patrimonio ancora inutilizzato e presente fra le importanti opere scritte da personaggi del calibro di Andrea Argoli, Regiomontano, Morin de Villefranche, Francesco Junctino, Gerolamo Cardano, De Titis, Luca Gaurico, Tommaso Campanella, Giovanni Keplero, H. Freiherr Von Klockler e molti altri. Costoro hanno scritto importanti lavori, talvolta di difficile reperibilità, sovente in latino, alcuni dei quali non sono mai stati tradotti nelle varie lingue e perciò studiati.

Nel passato questi autori hanno scritto di Astrologia nei vari settori di indagine ovvero psicologica, medica, socio-politica, meteoro-agricola, mistico-iniziatica, fitoterapica.

L’astrologia si è dunque estesa da essere nell’antichità patrimonio riservato al Faraone, all’Imperatore, al Re diventando accessibile a più persone e si è spinta oltre allo stilare un grafico zodiacale, gli aspetti fra i pianeti nei Segni e nelle Case, calcolando le Direzioni e le Rivoluzioni Solari per soddisfare la pur lecita curiosità dei committenti che in genere domandano soltanto di fatti e questioni ordinarie e quotidiane.

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Un grafico astrologico indiano

L’Astrologia Esoterica è quella che ha dei riferimenti ad esempio nei tradizionali Jyoshis Shashtras indiani, ovvero trattati di Astrologia dalle radici millenarie che si occupano di stabilire come e quando operano le influenze astrali buone sull’individuo e sulla sua costituzione. Con Jyotish, vocabolo che deriva dal sanscrito e che significa “Luce, corpo celeste”, si identifica il sistema tradizionale di astronomia/astrologia indiana anche nota come astrologia Indù oppure più recentemente come astrologia vedica.

Nello Jyotish, come accade  nell’astrologia occidentale, il quadro astrale di nascita consente di studiare la persona da varie prospettive. Nell’astrologia indiana ricoprono notevole importanza le posizioni della luna, Chandra, rispetto al sole, Surya. Sono la sua posizione al  momento della nascita e la posizione dei nodi gli elementi principali di un quadro astrale indiano.

Lo Zodiaco indiano è siderale, cioè i segni astronomici corrispondono alle costellazioni e dunque rimane fisso rispetto alle stelle, mentre lo Zodiaco studiato da noi occidentali è tropicale, cioè basato sul segno, senza alcuna corrispondenza con le costellazioni ma efficace ai fini dello studio e dell’approfondimento: Zodiaco dei Segni e Zodiaco delle Costellazioni sono differenti ed hanno diverso significato nell’analisi astrologica.

Proseguiremo a parlare di Astrologia con particolare riferimento al libero arbitrio, a partire da giovedì 12 novembre alle ore 21,00 in via Paleologi, 24 presso la Sede della Sezione di Casale Monferrato dell’Associazione Archeosofica. Studiando il patrimonio tradizionale e millenario, verranno forniti anche elementi per scegliere i momenti migliori per l’edificazione spirituale e la trasformazione della coscienza: come il contadino non semina a caso ma osserva con saggezza il calendario della Luna e degli altri pianeti per seminare correttamente secondo natura e poi cogliere i frutti, le radici o le erbe nel momento balsamico più efficace, allo stesso modo cercheremo in alcuni incontri di approfondimento di comprendere meglio il ruolo di queste forze del cosmo su di noi e sul pianeta Terra. Per informazioni, telefono: 0142.71319.

IL VALORE DELL’ASTROLOGIA

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Carta del cielo sumerica 3300 a.C.

Nell’antichità, nel periodo in cui la Mesopotamia era la terra madre culla di importanti civiltà tra le quali la Caldea, l’Egiziana, la Sumera, l’Assira l’osservazione del cielo stellato ricoprì notevole importanza perché in quella remota epoca la natura era intesa e vissuta come un grande corpo sacro e animato, espressione visibile di realtà invisibili alla vista e ai sensi ordinari. In particolare Filone e Diodoro Siculo raccontarono di questa conoscenza celeste parlando dei Caldei come uno dei primi popoli ad aver compiuto estese osservazioni del cielo, da cui ne hanno ricavato un vivo sapere.

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Diodoro Siculo (Agira, antica Agyrion, 90 a.C. circa – 27 a.C. circa)

Scrive Diodoro Siculo: I Caldei dunque, che tra i Babilonesi sono tra i più antichi, tengono in quel paese, il posto medesimo che rivestono in Egitto i sacerdoti: imperocché essi sono addetti al culto degli Dei, si applicano per tutta la loro vita agli studi filosofici e traggono principalmente assai gloria dall’Astrologia… E come molto… predicono le cose future… Siccome poi fin da fanciulli cominciano i loro studi, prendono un abito singolare in tutto ciò che riguarda l’Astrologia, tanto perché la loro età è docile, quanto perché assai lungo è il corso della loro istruzione” (Diodoro Siculo, Biblioteca Storica, pag.280). E ancora: “Da molto tempo i Caldei hanno condotto osservazioni sulle ‘stelle’ e primi tra tutti gli uomini hanno indagato nella maniera più accurata i movimenti e la forza delle singole stelle; per questo essi possono predire il futuro degli uomini.”. (Diodoro Siculo. Biblioteca Storica, II,29). Tra i popoli dell’antichità i Caldei divennero nel tempo conosciuti come sapienti e astrologi, tanto che dire “Caldeo” era sinonimo di dire “Astrologo” per le altre genti.

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Particolare dello Zodiaco Egiziano di Dendera – Louvre, Parigi

Lo Zodiaco e i Pianeti rappresentarono per gli antichi osservatori del cielo l’immagine dell’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio e l’Astrologia fu studiata da sacerdoti e profeti: a quell’epoca non vi era una netta distinzione tra l’Astrologia ovvero la conoscenza che si occupava di comprendere e usare il linguaggio delle stelle e la conoscenza che si occupava di rilevarle e catalogarle, l’Astronomia.

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Affresco con la raffigurazione della Dea Nut in Egitto

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Zodiaco cinese

L’osservazione del cielo era dunque nei tempi passati patrimonio di grandi civiltà sia nell’occidente quanto in oriente e le Costellazioni rappresentarono le suddivisioni ideali del cielo concepite nella mente dei filosofi alle varie latitudini. Dietro al velo dei diversi simboli che venivano utilizzati da questi sapienti del passato per creare e raggruppare le stelle in Costellazioni, si ritrovava celato un medesimo e profondo significato da loro scoperto in virtù del potere della meditazione che faceva comprendere e assimilare l’essenza che stava dietro ad un pianeta, una stella o ad un insieme di stelle. Questa profonda conoscenza venne dunque espressa in simboli solo all’apparenza molto diversi, appartenenti ad un determinato popolo o cultura: pensiamo alla differenza tra i simboli egiziani, indiani, cinesi, tibetani e greci che vennero usati per rappresentare i pianeti o stesse porzioni di cielo stellato.

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Clemente Alessandrino (Atene, 150 circa – Cappadocia, 215 circa) – Dipinto di Andre Thevet (1584)

Secondo gli storici, l’Astrologia e l’Astronomia che nell’antichità rappresentarono un’unica materia tesa all’osservazione e alla comprensione del cielo stellato, iniziarono a distinguersi a partire dal II° secolo d.C., nel periodo in cui visse il grande teologo, filosofo e scrittore Tito Flavio Clemente Alessandrino che lasciò versi splendidi nelle sue Opere. In particolare in “Estratti Profetici”, in alcuni passi espose frasi che indicavano in modo esplicito la vera natura degli astri: “Gli astri, corpi spirituali sotto il vigile governo di angeli con cui sono in relazione, non sono le cause della nascita, ma possono designare le realtà presenti, future e passate… degli uomini” . 

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Gerolamo Cardano (Pavia, 1501 – Roma, 1576)

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Zodiaco all’interno della Chiesa di San Miniato a Firenze

Astrologia e Astronomia si differenziarono poi nettamente nel XVII° secolo in un periodo storico in cui Giovanni Keplero, Galileo Galilei, Andrea Argoli, Gerolamo Cardano furono solo alcune delle eminenti personalità che studiarono l’astrologia  a cavallo del tardo medioevo e del Rinascimento: epoche che prepararono la fase storica successiva di affermazione della ragione con l’Illuminismo, periodo in cui il pensiero logico e formale vedeva la sua importante affermazione. L’Astrologia ed i suoi simboli, che prima erano capiti, interpretati, vissuti e posti all’interno di importanti strutture religiose, Chiese e Cattedrali, risentirono di una perdita di comprensione del loro profondo valore, della loro sacralità.

Galileo stesso era riuscito ad intravedere l’importanza del valore dei numeri e della geometria nel creato quando scrisse: “La filosofia è scritta nel grandissimo libro che è l’Universo, in una lingua matematica i cui caratteri sono triangoli, cerchi ed altre figure geometriche. Senza questi è aggirarsi in un oscuro labirinto.” (Il Saggiatore, Cap.6).

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Affresco del 17° secolo – Cathedral of Living Pillar in Georgia (Europa)

Secondo una visione più profonda dell’intuizione galileiana, si può affermare che anche il movimento della storia, il suo divenire, sia regolato da vibrazioni numeriche, planetarie e stellari. L’evolversi delle coscienze si realizza in virtù del travaglio fisico e psichico prodotto dalle combinazioni astrali, espresse anche da determinati personaggi che arrivano nel bene o nel male a condizionare i popoli: si pensi ad esempio alla famosa e talora pesante congiunzione di Marte e Nettuno appartenuta a personaggi quali Lenin, Trotski, Stalin, Robespierre, Mussolini, Hitler, Napoleone Bonaparte, che hanno travolto le masse nella violenza delle loro imprese di morte ma al tempo stesso di sprone agli animi, anche per la reazione al male che alcuni di costoro hanno commesso (ASTROLOGIA MONDIALE – T.Palamidessi).

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Zodiaco posto sulla facciata della Chiesa di San Domenico a Casale Monferrato (edificata dal 1472 al 1506).

La comprensione degli effetti dei campi di forza generati dai pianeti e dalle stelle è dunque l’oggetto di una disciplina assai vasta, l’Astrologia conosciuta e studiata da geni della storia nella scienza, nell’arte, nella filosofia, nella teologia, nella psicologia e al tempo stesso più recentemente incautamente trascurata oppure banalizzata per via della difficoltà non immediata di valutarne l’origine, il funzionamento, gli effetti degli astri nell’Universo e sull’Umanità.

Lo studio di queste forze sottili, all’apparenza inesistenti, ma che operano costantemente sulla vita biologica, psichica e spirituale dell’umanità sarà l’oggetto di alcune lezioni di approfondimento che si terranno per alcune settimane a partire da giovedì 12 marzo alle ore 21,30 presso la Sede della Sezione di Casale Monferrato dell’Associazione Archeosofica in via Paleologi, 24. Per informazioni, telefonare al numero 0142.71319.

 

LE MERAVIGLIE DEL CIELO STELLATO

SferaMercoledì 14 maggio alle ore 21,30 si terrà presso la Sede dell’Associazione Archeosofica di Casale Monferrato in via Paleologi, 24 un incontro ad ingresso libero dal titolo: “LE MERAVIGLIE DEL CIELO STELLATO”.

Ogni uomo qualche volta nella vita ha alzato gli occhi al cielo per guardare e contemplare le stelle, perdendosi con la fantasia nella bellezza di questo mare celeste. Se la notte è limpida ecco che il cielo, che gli astronomi chiamano “Sfera celeste”, sembra costellato da singoli punti di luce. Gli astronomi sono in grado di distinguere grazie allo studio, all’osservazione e ad un sistematico allenamento, sorprendenti dettagli in quella che a noi appare come una meravigliosa, ma semplice notte stellata.

L’astrofilo (dal greco astèr, “stella”, e philos “amico”) è un appassionato di astronomia che si dedica all’osservazione, allo studio scientifico, anche se a livello amatoriale, del cielo e dei fenomeni celesti.

Caldei, Egiziani, Maya, Aztechi, Greci, Cinesi furono solo alcuni dei popoli che dedicarono studi sistematici all’osservazione del cielo, identificando stelle e orientando templi e costruzioni architettoniche secondo precise direzioni legate alle date più significative, come quelle dei solstizi e degli equinozi.

Le conoscenze astronomiche si sono poi evolute con il contributo di importanti personaggi quali Ipparco, Tolomeo, Copernico, Keplero, Galileo, Newton, Einstein ed altri scienziati che prima ad occhio nudo, poi grazie a telescopi ottici, radiotelescopi e infine a telescopi spaziali nell’era moderna, hanno esteso la comprensione dell’Universo che ci circonda.

Al termine dell’incontro verranno illustrati elementi di base di introduzione all’osservazione astronomica e verrà presentata la visita di gruppo al Planetario di Torino, per la quale occorre una prenotazione.