GLI STRUMENTI DELLA COSCIENZA

gli_strumenti_della_coscienza

Studiare per conoscere e sperimentare che l’essere umano non è composto di solo corpo fisico, con il quale si vive ordinariamente la quotidianità, è fondamentale per una presa di consapevolezza che vi è ben altro oltre la materialità.
L’uomo è compenetrato da strumenti sottili, energetici, invisibili alla vista fisica e alla ricerca da laboratorio che si limita ad esaminare esclusivamente la materia fisica. Di questi strumenti sottili se ne parla fin dall’antichità. Già la meravigliosa civiltà egiziana scomponeva l’umana costituzione identificando il Ba e il Ka.

Oggi è ancor più importante imparare a conoscerli per l’importante ruolo che rivestono, sia nel mantenere l’organismo fisico in vita tramite la così detta energia vitale o prana, sia perchè fanno comprendere la struttura di noi esseri umani che si esprime sostanzialmente in un vortice di pensieri, emozioni ed istinti.

La conoscenza di questi strumenti sottili è dunque molto importante non solo per finalità introspettive e psicologiche ma anche per lo sviluppo più cosciente della coscienza e la comprensione della nostra natura, del mondo che ci circonda e dei suoi regni minerale, vegetale e animale e del Cosmo.

Un team di sperimentatori e di studiosi esporrà il risultato delle attuali ricerche sull’argomento sabato 18 novembre alle 17.00 presso la Sede dell’Associazione Archeosofica di Casale Monferrato in via Paleologi, 24. Per informazioni, telefono 0142.71319 e 338.4092394.

ba

OLTRE LA MEDIANITA’

oltre medianitàAbbiamo tutti percezione di un aldilà di un mondo ultraterreno, per cui molti da sempre incuriositi o per doti naturali o attraverso semplici sperimentazioni, entrano in comunicazione con questo mondo a noi recluso ordinariamente e sconosciuto.

Non è raro il caso di sedute spiritiche fatte a casa degli amici per semplice divertimento o curiosità. Partecipare o anche semplicemente assistere a queste sedute è stato appurato che può recare danni molto gravi alla salute psicofisica.

Tuttavia in antichità tale comunicazione medianica, già era conosciuta e praticata da medium non comuni, chiamati quali Oracoli, Pizie, Sacerdoti che traevano auspici e comunicazioni con l’aldilà chiamato Ade attraverso svariate tecniche che vanno dalla divinazione con ossa al volo degli uccelli, all’interpretazione degli astri.

Nella storia si osservano altri personaggi quali i Profeti, descritti nelle sacre scritture ed è di quest’ultimi a cui porremo l’accento in quanto essi presentano una medianità non comune, che può essere definita Ultrafanica: sono in grado, senza il bisogno di altri apporti, di predisporsi per una comunicazione cosciente, sveglia con Spiriti di alta perfezione, che conosciamo sotto i termini di Angeli, Arcangeli, ma anche Spiriti di Sapienza.

Queste e altre tematiche attinenti l’argomento saranno trattate in una conferenza ad ingresso libero dal titolo “OLTRE LA MEDIANITA” sabato 11 novembre alle 17.00 presso la Sede dell’Associazione Archeosofica di Casale Monferrato in via Paleologi, 24. Per informazioni, telefono 0142.71319 e 338.4092394.

RICORDARE LE VITE PRECEDENTI

ricordare_vite_precedenti

Sono tante le testimonianze a conferma di quella teoria chiamata reincarnazione e dunque è ormai creduto e approvato che non si vive una volta sola. Le anime degli individui ritornano in nuovi corpi fisici (ed energetici) per crescere in sapienza ed amore in conformità alla legge dell’evoluzione ed alla volontà di Dio. La storia non è altro che il campo pedagogico dove noi possiamo imparare quello che ci serve per emanciparsi ed evolvere. Per chi vuole togliersi ogni dubbio la Scuola Archeosofica propone un metodo confermato da molti sperimentatori per vivere l’esperienza del ricordo di una o più vite passate in piena coscienza. Serve solamente un po’ di buona volontà per seguire gli esercizi e gli allenamenti preliminari. Ma alla fine avrete la certezza di essere una forza perenne, non più circoscritta ai limiti imposti dal corpo fisico, una forza spirituale in cammino verso la Libertà.
Un team di sperimentatori e di studiosi esporrà il risultato delle attuali ricerche sabato 4 novembre alle ore 17,00 in via Paleologi, 24. Sarà presentato al pubblico anche il testo “LA MEMORIA DELLE VITE PASSATE E SUA TECNICA”, utile manuale teorico-pratico. Ingresso libero. Per informazioni, telefono 0142.71319 e 338.4092394.

vite-precedenti-tempo

LO SDOPPIAMENTO: ESPERIENZE FUORI DAL CORPO

lo sdoppiamentoLo sdoppiamento è la separazione della coscienza dal corpo fisico per esplorare i mondi sovrasensibili utilizzando i diversi corpi energetici di cui siamo dotati: eterico, astrale, mentale. La scienza ufficiale si sta muovendo verso lo studio di questo stato particolare che generalmente accade spontaneamente soprattutto in condizioni prossime alla morte o dove le funzioni vitali primarie sono alterate.
Lo sdoppiamento però si può anche vivere volontariamente, in buona salute e nel pieno possesso proprie facoltà psico-fisiche. Questa esperienza anzi è una tappa fondamentale verso la conoscenza di se stessi e del mondo che ci circonda al di là del suo aspetto visibile.

Un team di sperimentatori e di studiosi esporrà il risultato delle attuali ricerche sabato 28 ottobre alle 17.00 a Casale Monferrato in via Paleologi, 24. Sarà presentato al pubblico anche il testo “COME SDOPPIARSI E VIAGGIARE NEI MONDI SOPRASENSIBILI”, utile manuale teorico-pratico.

uscita_dal_corpo_1

INDAGINI EXTRASENSORIALI

Image3Se l’umana necessità d’investigare i confini della morte è antica, quanto è antico l’uomo, è fuor di dubbio il vivo interesse e l’attualità delle tematiche proposte dall’Associazione Archeosofica, con il  ciclo: INDAGINI EXTRASENSORIALI, approccio scientifico al problema della morte.

Gli incontri avranno il fine di mostrare i risultati di studi e  di ricerche, sommati agli esiti della personale sperimentazione che ha visto protagonista un gruppo di sedici persone, dislocate in varie regioni di’Italia, ma unite da un’ unica reale passione. Sulle tracce degli studi d’Archeosofia, gli sperimentatori si sono soffermati principalmente su tre differenti prove:

1.La bilocazione o sdoppiamento della nostra parte immortale da quella mortale.

2.Il ricordo delle vite passate.

3.La medianità ultrafanica, per l’utilizzazione dei messaggi dell’Aldilà.

Il carattere personale di questa sperimentazione è quindi il tratto distintivo di questi studi, che certamente potrebbero destare meraviglia ed interesse a chi fosse entrato a contatto con il mondo dell’aldilà per attitudini spontanee o volontariamente ricercate.

A partire da sabato 28 ottobre alle ore 17.00 in via Paleologi, 24 a Casale Monferrato, inizierà un ciclo dal titolo “INDAGINI EXTRASENSORIALI” di 8 conferenze ad ingresso libero, che esporranno ricerche svolte secondo un approccio scientifico al problema della morte, secondo il seguente calendario. Per informazioni, telefono 0142.71319 e 338.4092394.

Calendario

LA NEUROFISIOLOGIA DELLA MEDITAZIONE di Massimiliano Galastri

Reti neuronali e l’ipofisi

La scienza pone sempre maggiore attenzione agli stati di coscienza dell’essere umano e in particolare a quelli della meditazione: lo scopo è l’osservazione di nuovi fenomeni per intraprendere nuove vie alla scoperta del benessere della persona. Frequentemente, in occidente, il fine con cui si studia la meditazione a livello accademico è quasi sempre finalizzato a scoprire nuove strade per curare lo stress, il disagio mentale, il dolore fisico o correggere disturbi psicosomatici.

La meditazione rientra in una serie di “espedienti” e di tecniche psicofisiologiche la cui scoperta è da ritenersi millenaria e che sono state insegnate da personaggi importanti nella storia dell’umanità. Queste tecniche possono essere definite “ascetiche” e permettono all’uomo e alla donna di trascendere i limiti ordinari della coscienza, proiettandosi oltre quest’ultimi, con la conseguenza di scoprire un lato profondo che può essere definito l’essenza di se stessi e della Natura, arrivando ad esplorare diverse dimensioni sconosciute del cosmo ed infine incontrare il divino.

Sarebbe dunque banale ridurre la meditazione ad un semplice espediente per stare meglio in salute o con noi stessi. La vera meditazione, quando viene raggiunta dal soggetto, è una vera e propria porta verso nuove esperienze interiori che spalancano all’individuo una nuova visione di sé e della vita, a volte travolgenti.

meditazione_2Ancora oggi non ci sono idee chiare su cosa si possa chiamare o meno con questo termine: in letteratura si trovano varie opinioni e correnti di pensiero che tendono ad omologare i vari tipi di meditazione e altre che cercano invece di distinguerle in base alle peculiarità di ognuna, soprattutto in base ai risultati che danno sia a livello fisico che mentale.

La medicina e la psicologia si sono molto interessate alla meditazione, consentendo di fare interessanti scoperte a carattere neurofisiologico e psicofisiologico: l’osservazione avvenne dal vivo su soggetti mentre svolgevano esercizi di meditazione afferenti a varie Scuole e quindi a varie tecniche meditative. I risultati, a volte banali, a volte sorprendenti, hanno appassionato molti studiosi cosicché un nuovo filone di studi sta nascendo in questa direzione.

Ma cos’è in realtà la meditazione? Cosa succede davvero nel nostro cervello e nella nostra mente quando il soggetto, dopo settimane, mesi o anni di esercizi, riesce ad accedere a questi nuovi stati di coscienza? Approfondiremo l’argomento parlando di “NEUROFISIOLOGIA DELLA MEDITAZIONE”, venerdì 16 giugno alle 21,30 con il dottor Massimiliano Galastri presso la Sede della Sezione di Casale Monferrato dell’Associazione Archeosofica in via Paleologi, 24. Per informazioni, telefono 0142.71319 oppure 338.4092394.

La registrazione dell’attività elettrica dell’encefalo tramite l’elettroencefalogramma identifica diversi ritmi espressi in frequenza (cicli per secondo o Hz).

IL RICORDO DELLE VITE PASSATE di Massimiliano Galastri

È certamente un tema molto dibattuto quello delle vite precedenti. Infatti molte persone si interrogano sulla possibilità della reincarnazione e della sua effettiva esistenza.

Addirittura parole di derivazione Indù come ad esempio “Karma” (equivalente della legge di Causa-Effetto a livello morale, simile al “Contrappasso” in Dante), sono diventate patrimonio del linguaggio comune.

Sebbene la dottrina legata alla reincarnazione sia riconosciuta come un dato di fatto da tutto l’Oriente, dall’India in particolare con i suoi 1,3 miliardi di abitanti, nell’Occidente persiste una certa diffidenza verso questa tematica anche se diversi scienziati, psichiatri e psicologi si siano interessati seriamente a questo tema, raccogliendo dati positivi a favore dell’ipotesi reincarnazionistica.

ciclo_rinascita

Ma siamo sicuri che stiano proprio così le cose anche in Occidente? In verità, sebbene tenuta più segreta, la dottrina e il concetto di reincarnazione attraversa la cultura occidentale e mediterranea arrivando sino a noi da tempi lontanissimi: Egizi, Greci e alcuni ebrei Kabbalisti, la consideravano parte integrante della loro cultura religiosa.

Del resto anche oggi, se visitiamo la Palestina, troviamo le sinagoghe con i rabbini kabbalisti che insegnano la dottrina della reincarnazione, specialmente nella zona di Safed. Lo storico Flavio Giuseppe espone queste idee nel suo volume “La guerra giudaica”. Altre notizie a riguardo sono date dal filosofo Filone d’Alessandria nell’opera “De vita contemplativa”.

Clemente Alessandrino (Atene, 150 circa – Cappadocia, 215 circa) ed Origene ( Alessandria d’Egitto, 185 – Tiro, 254)

Dal quarto-quinto secolo il concetto di reincarnazione viene espulso dal Cristianesimo, mentre alcuni Padri della Chiesa, ammesso che si sia oggi in possesso di tutte le loro opere integrali, solevano tacere su una parte della teologia che a ragione o a torto consideravano profonda e delicata.

Certamente sono rari gli individui che possono testimoniare di aver fatto di queste esperienze sia spontanee che indotte con speciali tecniche ascetiche e ancor più rari i casi in cui siano riusciti a portare delle prove incontrovertibili: questa rarità però non scoraggia lo studioso serio e avveduto e non è un criterio valido per rigettare il valore di questi dati esperienziali.

Di certo, in tutti gli individui che possono vantare questo tipo di esperienza, sia essa fatta da adulti o in tenera età, subentra un ripensamento del valore della vita propria e altrui, l’acquisizione di un senso delle cose e di un senso di responsabilità verso sé stessi e verso il tutto, dovuto, a quanto pare, alla nuova consapevolezza della quale l’individuo entra in possesso una volta acquisito il toccante ricordo di una o più vite precedenti.

I testimoni di questa esperienza sono concordi nel riconoscere che l’individuo non possedeva prima del ricordo delle vite precedenti questa visione della vita né riconoscevano a sé stessi i valori che si attribuiscono oggi.

Si proseguirà a parlare di reincarnazione all’interno del nuovo ciclo “PSICOLOGIA PROIBITA”, venerdì 9 giugno alle 21,30 in via Paleologi, 24 in un incontro ad ingresso libero dal titolo “IL RICORDO DELLE VITE PRECEDENTI”, a cura del dott. Massimiliano Galastri. Per informazioni, telefono 0142.71319 oppure 338.4092394.

Ruota tibetana della vita e i Regni di esistenza

COME CI INFLUENZA LA MUSICA? – PERFORMANCE MUSICALE DAL VIVO

COME CI INFLUENZA LA MUSICA? – PERFORMANCE MUSICALE DAL VIVO

alessandro_pelagatti_6

Il compositore Alessandro Pelagatti

La musica accompagna da sempre le vicende umane di amore, libertà, guerra e pace, gioia e tristezza, slancio verso l’ignoto, verso il Cielo. Non sappiamo con certezza quando sia nata la musica ma possiamo dire che all’inizio quest’arte meravigliosa fosse intesa per riflettere le verità eterne e fu concepita come strumento di rivelazione di un mondo trascendente per il quale si rendeva strumento di contatto come in una scala che legasse l’alto e il basso secondo precise armonie.

Nel mondo mediterraneo la musica venne sviluppata dai collegi di sapienti come quelli degli antichi Egizi che per primi stabilirono la scala con le 7 note e che furono uno dei popoli eredi di un sapere ancora più antico; si sviluppò poi grazie a Pitagora nel mondo greco, etrusco e romano fino ad essere codificata nel Medioevo come Arte Liberale, arte di elevazione spirituale e degna di contribuire insieme alle altre arti alla formazione dell’uomo e della donna liberi.alessandro_pelagatti_3

Non si può certo riassumere tutta la storia della musica nel breve spazio di una serata, ma il compositore toscano Alessandro Pelagatti, sabato 8 ottobre 2016 alle ore 21,30 in via Paleologi, 24 a Casale Monferrato ci offrirà una panoramica sull’evoluzione della musica: una sintesi storica attraverso l’ascolto di brani suonati al pianoforte e cantati, sempre dal vivo. Dal monodico e solenne Gregoriano alle perfette geometrie polifoniche di Bach, dall’allegria di Mozart alla riflessione matura del genio di Beethoven, dalla musica popolare dei neri d’America con il Jazz, Blues, Ragtime alla libertà del Rock e del Pop. Una serata all’insegna di un viaggio tra le melodie e le armonie che i grandi compositori ci hanno lasciato, con un accenno alle ultime scoperte ed innovazioni nel campo della musica come terapia dell’anima.  Ingresso libero. Per informazioni potete telefonare ai numeri 0142.71319 e 338.4092394.planet-soul-alessandro-pelagatti-locandina-a3-fronte

LA RICERCA ALCHEMICA E LA PIETRA FILOSOFALE

sfinge

La sfinge

Il voler comprendere la propria natura e la propria origine è un profondo desiderio degli esseri umani che ha spinto gli scienziati a studiare il corpo umano e la psiche, la natura e l’Universo nel quale viviamo; filosofi a dissertare sull’origine e il fine delle cose; pittori e poeti a rappresentare le bellezze del mondo; religiosi a cercare di comprendere il divino grazie al loro sforzo personale e ad alcune importanti rivelazioni avvenute sia nel mondo occidentale che orientale. Questo profondo desiderio di conoscenza della propria origine e della propria fine si è tradotta e si traduce in azione, nel movimento di andare alla ricerca di una risposta alle eterne e vive domande poste dalla tacita Sfinge al viandante pellegrino: “Chi sei, da dove vieni, dove vai?”.

Tavola_Simboli_Alchemici_Archeosofia_Casale_Monferrato_Estesa

Tavola con alcuni simboli alchemici

Nel Medioevo e nel Rinascimento l’Alchimia fu l’espressione sapienziale della conoscenza capace di studiare le profondità dell’essere umano, delle sue origini e della sua coscienza per trasformarla grazie a dei procedimenti. Fu un’espressione parziale di quella Sapienza la cui origine si perde nella notte dei tempi, fondata su principi espressi dietro al velo dei simboli in testi definiti appunto “Alchemici”. I simboli, i poemi e gli scritti di criptica interpretazione, servirono per lavorare e per preservare le operazioni che gli alchimisti svolgevano, in un periodo in cui lo scrivere e il parlare potevano mettere a rischio la loro stessa vita. E al tempo stesso perchè il lavoro di decifrazione aiutava l’elaborazione di un pensiero più elevato, più informale.

Ermete_Trismegisto_Duomo_Siena

Ermete Trismegisto – Duomo di Siena

L’Alchimia fu l’eredità e l’approfondimento di un filone sapienziale che nella remota antichità fu trasmessa nelle Università dei Sumeri oltre 3000 anni prima della venuta di Cristo. Si insegnò nei collegi dell’antico Egitto nelle città di Menfi e di Tebe,  nelle scuole e nei seminari ellenici di Ermete Trismegisto, fra gli Esseni del Mar Morto a Qumran, fra i Terapeuti citati da Filone di Alessandria, ecc. Giunse inizialmente in Europa tramite la traduzione di testi arabi e lo stesso vocabolo Alchimia ha origine dalla lingua araba: alchimia deriva dall’arabo al-kīmiyya o al-khīmiyya (الكيمياء o الخيمياء), composto dall’articolo determinativo “al” e dalla parola kīmiyya che significa “chimica” e che a sua volta, sembrerebbe discendere dal termine greco khymeia (χυμεία) che ha tra i suoi significati “fondere”, “colare insieme”, “saldare”, “legare”.

Verso il XIII secolo iniziò a prodursi una vera e propria letteratura alchemica occidentale, che ha fissato i capisaldi della filosofía alchemica grazie a figure del calibro di Ruggero Bacone, Raimondo Lullo, Arnaldo di Villanova, Gichtel, Paracelso, Nicola Flamel, Cagliostro, ecc.

Laboratorio_Alchemico

Laboratorio Alchemico

Gli Alchimisti lavoravano dunque con una certa tranquillità in laboratori adatti al trasmutare i metalli vili in metalli nobili, facendo cambiare la loro natura. Molti hanno ritenuto questi lavori da compiersi solo in senso materiale, studiandone i processi chimici: ma l’Alchimia ha una sua valida efficacia solo se la si considera quando si rivolge all’interiorità dell’essere umano e alla sua splendida e complessa costituzione.

Duomo_Di_Siena

La navata centrale del Duomo di Siena

L’Alchimia si occupa sia della sostanza fisica delle cose, ovvero della materia sensibile, ma soprattutto degli aspetti più importanti del composto umano, la materia intelligibile ovvero dell’anima e dello spirito, sino al giungere alla chimica moderna ed alla fisica atomica (T.Palamidessi, “ALCHIMIA COME VIA ALLO SPIRITO” – pag.3). Gli alchimisti utilizzarono un linguaggio con espliciti riferimenti alla natura, all’astrologia, alla metallurgia, alla fisica e alla chimica e numerosi sono stati i riferimenti lasciati in ambito artistico specialmente tramite tavole, sculture, mosaici, talvolta poste all’interno delle stesse strutture religiose come accadde nello splendido Duomo di Siena e in altre Chiese.

Tavola_Simboli_Alchemici_Archeosofia_Casale_Monferrato

Alcuni simboli utilizzati in Alchimia

Alambicco, mantici, athanor, mercurio, sale, solfo, luna, fuoco magico, furono solo alcuni dei simboli usati da questi ricercatori della Pietra Filosofale o Elisir, in relazione al realizzare il “Capolavoro della Natura aiutata dall’industria umana”. Gli alchimisti utilizzarono anche l’aiuto delle erbe per lo svolgimento di questi lavori e lo studio della fitoterapia fu parte integrante del sapere alchemico.

L’obiettivo principe degli alchimisti fu dunque la realizzazione della così detta “Grande Opera”, cercando di arrivare a possedere la così detta “Pietra Filosofale”, ovvero una “Pietra magica”, capace di trasmutare tutti i metalli vili nell’oro purissimo, così splendente da essere simile alla natura divina.

cubo_piramideLa “Pietra filosofale” viene mostrata nell’iconografia nella forma di una piramide posta su di un cubo, ovvero una “Pietra cubica a punta”: questo schema è in relazione al quadrato sormontato dal triangolo che può essere legato ad un altro simbolo lo Zolfo alchimistico ovvero una croce sormontata da un triangolo: simboli costruiti ad arte dai sapienti alchimisti.

Tantissimi furono i cercatori della “Pietra Filosofale” di cui alcuni furono uomini di grande erudizione e fede come San Tommaso d’Acquino ed il suo maestro Sant’Alberto Magno detto Doctor Universalis. Entrambi furono predicatori dell’ordine monastico Domenicano e ci hanno lasciato dei testi di pregio e valore che testimoniano la vicinanza della Tradizione Alchemica Medievale con il Cristianesimo: i veri alchimisti sono stati degli uomini di purezza e di misticismo e furono profondi conoscitori dell’Ermetismo. Allo stesso Aquino sono attribuibili alcuni testi alchemici tra cui spicca per erudizione “LA PIETRA FILOSOFALE”.

San_Tommaso_Acquino

San Tommaso d’Acquino

Una leggenda medievale raccontava che i due dottori della Chiesa si conoscessero e che il patrimonio sapienziale di San Domenico comprendesse proprio il secretum secretorum, la perfezione terrena, la così detta “Pietra Filosofale”. Questo misterioso arcano fu consegnato ad Alberto Magno, che lo riveló poi al suo discepolo Tommaso d’Aquino.

Proseguiremo a parlare di “LA PIETRA FILOSOFALE E IL MAGISTERO DEL SOLE”, giovedì 25 giugno alle ore 21,30 in via Paleologi 24 a Casale Monferrato. Ingresso libero. Per informazioni, telefono 0142.71319.