LE CHIAVI DELLA TRASMUTAZIONE ALCHEMICA

Tutti sanno che gli alchimisti hanno dato un grande contributo alla chimica moderna, scoprendo nei loro laboratori sostanze che ancora oggi utilizziamo. Ma ci hanno lasciato anche un “manuale operativo” che spiega come ottenere il prezioso oro, metallo incorruttibile come lo spirito dell’uomo risvegliato. Una conquista che si otteneva (e si può ottenere) dopo un duro e metodico lavoro su se stessi. Scopriremo insieme il significato del simbolismo che descrive la materia con cui si opera e gli strumenti da adoperare, perché il linguaggio alchemico è composto di allegorie e simboli.
Gli alchimisti descrivono tutte le operazioni fisiche, animiche e spirituali  da compiersi per arrivare ad una completa trasformazione della nostra interiorità, una “trasmutazione alchemica” che separa tutto quello che è scoria, pesantezza, zavorra inutile, lasciando ampio spazio e respiro all’Io dell’uomo e della donna, rigenerato e dunque libero. Ricercando la trasmutazione del piombo in oro personaggi importanti come Lullo, Bacone o Paracelso,  fecero molte scoperte chimiche grazie allo studio della materia nei loro laboratori; scoperte che ancora oggi utilizziamo abitualmente e che furono le basi della chimica moderna.
Sostanze come alcool, acqua borica o etere solforico infatti hanno radici nei laboratori alchemici. Se interpretiamo la materia su cui lavorare come l’uomo e la donna nella loro totalità ecco che tutto il laboratorio e tutti i suoi strumenti assumono un diverso significato.
Il fornello, i mantici, le diverse fasi, tutto acquista un valore operativo che ci riguarda da molto vicino.
Nel processo di separazione dello spesso dal sottile, il fuoco ha un valore determinante. Il fuoco raccontato nei miti e nelle leggende, il fuoco divino conquistato con fatica dall’eroe diventa la scintilla necessaria per illuminare il sentiero che conduce alla Pietra Filosofale.
Vi aspettiamo venerdì 17 maggio alle 21.00 per proseguire insieme questo tema affascinante in via Paleologi, 24 a Casale Monferrato. Relatori: Federica Longo, Luca Elli, Luca Sgarro. Per informazioni, telefono 0142.71319 oppure 338.4092394.

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PLANET SOUL – MUSICA E PAROLE ALLA SCOPERTA DELL’ANIMA DEI PIANETI

PLANET SOUL è il titolo di una performance artistica di Alessandro Pelagatti dal carattere unico che si terrà a Casale Monferrato sabato 15 ottobre alle ore 21,30 in via Paleologi, 24, nella quale musica e parole si fondono per descrivere la magnificenza dell’astronomia, dei suoi simboli e dei miti congeniati dagli antichi osservatori del cielo.

Nello spettacolo verranno eseguiti brani inediti per pianoforte che descrivono in musica l’anima dei pianeti secondo la tradizione mitologica.planet_soul_1

Dalle sonorità calme e distese che caratterizzano il Sole, al ritmo incalzante e combattivo di Marte (Mars The Warrior), passando per la elegante dolcezza di Venere (Venus Spell), alessandro_pelagatti_7fino alla vivacità di Mercurio (Jumping Mercury) rafforzata dalle percussioni, le profondità espresse da Saturno (Deep Saturn), sino alla calma positiva e protesa verso il cielo di Giove (Back To Jupiter).

Quasi per magia espressa tramite note musicali che toccano le corde più sottili dell’anima si apre davanti allo spettatore il mistero dell’Universo infinito e la percezione che forse, più che tra le stelle lontane, è da ricercare dentro di noi.

“Come è in alto così è in basso” esprimeva in uno dei suoalessandro_pelagatti_1i principi il saggio Ermete e la giusta combinazione di note può accordarsi all’intelligenza di un pianeta riuscendo a farci percepire alcune caratteristiche simboliche dell’astro grazie alla sintonia con il nostro animo.

Lo spettacolo PLANET SOUL contiene brani inediti per piano solo: nove tracce che descrivono in musica l’anima dei pianeti, così come tramandata nelle narrazioni astronomiche, astrologiche e mitologiche antiche.

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Claudia Pennucci

Alessandro è pianista e compositore toscano di formazione classica ma con un animo rock. Pianista, compositore e cantante, Pelagatti possiede una solida formazione classica acquisita negli anni di studio al Conservatorio, sulla quale ha innestato la sua passione per la musica contemporanea, dal rock al blues, dal funky al jazz. Ha una intensa attività concertistica in vari ambiti musicali e compone per il cinema ed il teatro: tra i suoi ultimi lavori ricordiamo alcuni brani della colonna sonora degli spettacoli teatrali “Fantasmi e tavolini parlanti” e “Atlantico” per la regia di Elisabetta Meacci.

I brani saranno accompagnati da letture, interpretazioni poetiche eseguite dall’attrice Claudia Pennucci e dai musicisti Luca Berrone, batterista e Mattia Costanzo, chitarrista.

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Alessandro Pelagatti

La locandina della serata:

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